Notte

Il mio corpo ritto nella notte
è l'amore tra il cielo 
e la terra.

A piedi nudi sento

la resistenza disperata dell'asfalto.
Alzo lo sguardo:
il cielo immobile mi carezza col vento.

Velluto nero, nero e silenzio.

Sforzo grandioso nella pulsione della terra.

Li sento entrambi, e capisco:
il cielo attraverso le mie ossa
dolcemente ama la terra.
La terra attraverso la mia mente
accetta i suoi doni.

L'abbraccio del cielo
sfiora stupito la vita e la morte.
Si accorge che la terra
è vecchia. Era imbellettata di verde,
ora è una cicatrice grigia.

E' un amore malsano.
E' un amore necessario.

Quando morirò, steso nella polvere
sputando la coscienza e il sangue
chi sosterrà l'abbraccio?
L'amplesso si scioglierà
e porterà con sé
quella feroce tristezza
propria soltanto degli amori finiti.

4 commenti:

  1. Metafore scontate, non c'è niente di nuovo e profondo, sono solo parole apparentemente curate che ti danno qualche impressione di "ottimo lavoro", ma spesso non significano nulla.
    Poi credo che tutto questo pensiero si svolga di notte contemplando il cielo, come cazzo ti colleghi dal cielo oscuro insieme al vento alla terra ? è forzatissimo !
    Vorrei anche tanto sapere di che tipo di amore parli, amore per la natura ? Che tentativo pessimo di riferimento umanista, se ciò che hai scritto è ciò davvero provi allora fatti qualche calcolo e capisci che amare/venerare la natura oggi è impossibile, se è soltanto per beccarti qualche approvazione con questi righi scritti allora non ci sei riuscito.

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  2. Sei libero di pensare quello che vuoi, ma almeno prima di aggredire prova a considerare la possibilità di non aver capito ciò che hai letto.

    1. Ho scritto di getto quindi non ho "curato" un bel niente. Non scrivo per fare buone metafore, tra l'altro.

    2. Se avessi voluto scrivere un testo logicamente coerente, avrei scelto la prosa. Hai mai letto una poesia di Pascoli? Inoltre, sul piano squisitamente logico, non vedo contraddizioni. Di notte non soffia il vento? In questo caso il vento stesso è un simbolo che non intendo spiegarti.

    3. L'amore non è quello umano per la natura. Dovresti rileggere. L'uomo in questo caso è essenzialmente elemento di collegamento che rende possible "l'amore" tra cielo e terra, in altre parole tra principi opposti dotati ciascuno delle sue caratteristiche. L'essenza umana è in questa dualità e nella sua continua composizione/scomposizione. Almeno questo è ciò che mi sentivo di dire.

    4. Non sono per niente d'accordo con te sull'impossibilità di un buon rapporto con la natura, oggi. Ti consiglio di leggere Habermas. Ma leggilo attentamente, se no finisce che gli mandi una mail anonima riempiendolo di insulti.


    E la prossima volta firmati, imbecille.

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  3. Trovo davvero bello quel testo. L'invidia è forte, non pensare a nessuno.
    Nulla al mondo è più gradito e ricercato che la semplicità, ricordalo caro anonimo.
    La profondità è nelle parole più vaghe.
    Ma evidentemente questo può sembrare scontato da chi crede che una poesia sia bella solo se in metrica.

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  4. Ho letto il tuo post pubblicato su autori e a ciò che ti riferisci. Il commento proviene certamente da qualche aspirante professorino che si crede saggio e intelligente ma che si esprime usando il termine "cazzo". Amare la natura è possibile : Amare - " Coricarsi con la terra e condividere il suo calore sino a raggiungere il calore dell'amore".

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