Siamo tutti nella luce. Sopraffatti, facciamo schermo con le mani - e ogni tanto adocchiamo un raggio, paurosamente.
Alcuni più furbi o dalle braccia più stanche si sono infilati in una caverna a contemplare delle ombre. Si sono legati, per evitare di cedere alla curiosità. L'hanno scordato, la corda è diventata la loro seconda pelle. Ogni nuovo arrivato ha piacere a legarsi.
C'è ancora qualche folle che, spezzata la corda da sé o per intervento mistico, corre fuori - e già sempre il suo compito è portare la notizia, tornare.
Tornare non per dire che è stato nella luce, ma che tutti ci siamo, sempre e già da sempre. Per sempre.